TARIFFE ACQUA: ATO PREANNUNCIA AUMENTI giovedì 08 ottobre 2009 L’autorità d’ambito che governa il ciclo delle acque nel VCO e novarese presenterà domani, alla riunione del comitato esecutivo prevista a Tecnoparco, il piano di aumento delle tariffe dell’acqua. Si tratta di un aumento del 13% che farebbe passare l’attuale tariffa fissata a 0,964 centesimi al metro cubo, a 1,086 euro. “Si tratta di un aumento già inserito nel piano d’ambito – commenta Angelo Gemelli presidente di ATO – ed è un adeguamento naturale per far fronte agli investimenti ed al pagamento degli interessi dei mutui contratti dai singoli comuni che sono passati in testa ad ATO e che ammontano a circa 11 milioni di euro. Inoltre la riduzione di 4 centesimi della tariffa applicata nel 2008 ha portato ad un minor gettito di 2 milioni di euro. Ed a queste uscite occorre trovare un rimedio. L’aumento previsto crediamo sia sostenibile dalle famiglie del nostro territorio e l’obiettivo – ha concluso Gemelli – è quello di arrivare ad una tariffa unica per tutto il bacino.” Da subito contrario all’aumento previsto dall’autorità d’ambito l’assessore alle risorse idriche Luigi Airoldi che in una nota spiega la sua netta contrarietà aggiungendo che “il pareggio di bilancio è da ricercare attraverso la razionalizzazione dei costi, anche con una revisione del piano investimenti, e attraverso l’unificazione delle attuali cinque SOT.” Sulla questione interviene anche il presidente della provincia del VCO Massimo Nobili “siamo ad arginare una situazione che doveva essere sviscerata agli inizi del 2009 e data la ristrettezza dei tempi ora si deve arginare una situazione che implica l’applicazione di tariffe retroattive. La provincia del VCO – ha concluso Nobili – cercherà di
mantenere le tariffe inalterate.”
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PRESIDENTE
ATO CONFERMA: mercoledì 13 maggio 2009 Si è tenuta ieri sera la riunione della Consulta delle comunità montane per discutere la situazione di bilancio della società Acqua Novara VCO, a cui l'Autorità d'ambito ha affidato la gestione del ciclo idrico integrato nelle due province e che per il 2008 sta registrando un passivo di oltre un milione e mezzo di euro. Il presidente dell'ATO nonché della Comunità Montana Due Laghi Angelo Gemelli e quello di Acqua Novara VCO Franco Colombo hanno confermato che le possibili soluzioni sono la ricapitalizzazione da parte dei comuni o il congelamento del contributo di 2 milioni e mezzo promesso alle comunità montane. Un'ipotesi che com'era facilmente prevedibile non ha raccolto consensi tra i presenti, che ora si ritroveranno nuovamente il 22 maggio. VCOsat
Non sei
allacciato alla fognatura?
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CORTE COSTITUZIONALE - 10 Ottobre 2008, sentenza n. 335
ACQUA - Servizio idrico integrato - Tariffa - Quota relativa al servizio di depurazione - Natura - Corrispettivo di prestazioni contrattuali - Obbligo di pagamento in mancanza della controprestazione - Art. 14, c. 1 L. n. 36/94 - Art. 155, c. 1 d.lgs. n. 152/2006 - Illegittimit� costituzionale. Nel sistema delineato dalla legge n. 36 del 1994 la tariffa del servizio idrico integrato, articolato in tutte le sue componenti - e, quindi, anche quella relativa al servizio di depurazione - ha natura di corrispettivo di prestazioni contrattuali e non di tributo. L�art. 14, c. 1, della citata L. n. 36, imponendo l�obbligo di pagamento della quota riferita al servizio di depurazione anche in mancanza della controprestazione, prescinde dalla natura di corrispettivo contrattuale e, pertanto, si pone ingiustificatamente in contrasto con la ratio del sistema della legge n. 36 del 1994, che � invece fondata sull�esistenza di un sinallagma che correla il pagamento della tariffa stessa alla fruizione del servizio per tutte le quote componenti la tariffa del servizio idrico integrato. Ne consegue l�illegittimit� costituzionale del menzionato art. 14, c. 1 della L. n. 36/94 sia nel testo originario, sia nel testo modificato dall�art. 28 della legge n. 179 del 2002, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione � dovuta dagli utenti �anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi�. Va peraltro rilevato che la norma censurata � stata, con decorrenza dal 29 aprile 2006, abrogata dall�art. 175, comma 1, lettera u), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), e sostituito, con formulazione sostanzialmente analoga, dall�art. 155, comma 1, primo periodo, dello stesso decreto legislativo. Va pertanto dichiarata l�illegittimit� costituzionale di quest�ultima norma, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione � dovuta dagli utenti �anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi�. Pres. Flick, Red. Gallo - Giudizio di legittimit� costituzionale promosso con ordinanze del Giudice di Pace di Gragnano - CORTE COSTITUZIONALE - 10 ottobre 2008, n. 335
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Informiamo i cittadini che
in data 20 Maggio sono state consegnate personalmente al Sig. Sindaco
Dott. Giuseppe D'onofrio le firme raccolte per la protesta dell'acqua
assieme alle firme abbiamo allegato una lettera al sindaco che sotto potete prendere visione dove chiediamo un dibattito pubblico per sapere cosa ne pensano i cittadini se vogliono rimanere od uscire da questo ente di gestione acque appena saremo a conoscienza della data della assemblea vi informeremo |
BOLLETTE DELL’ACQUA TROPPO CARE
NO GRAZIE
FACCIAMO CHIAREZZA SULLA SCELTA DEL COMUNE DI DARE IN GESTIONE L'ACQUEDOTTO A TERZI!!! NOI CITTADINI AVREMMO RITENUTO
PIU' CORRETTO, SPECIALMENTE IN UN PICCOLO COMUNE COME IL NOSTRO, ESSERE UNITI PER UNA SCELTA COSI' IMPORTANTE, MAGARI UN
REFERENDUM O ALMENO UNA RIUNIONE A PORTE APERTE (INFORMANDO LA CITTADINAZA PER AVERENE IL PARERE) VISTO CHE COMUNQUE ABBIAMO AVUTO UN
AUMENTO SOSTANZIOSO (3 VOLTE TANTO) SULLA TARIFFA ORIGINARIA. TUTTO QUESTO A CHE PRO? VISTO CHE IN CASO DI GUASTO LA NUOVA GESTIONE NON SAPREBBE DOVE INTERVENIRE
E I TEMPI DI RIPARAZIONE SI ALLUNGHEREBBERO INEVITABILMENTE, LASCIANDO DEI DISAGI ALLA COMUNITA', E COSA PIÙ IMPORTANTE POSSIAMO DORMIRE SONNI TRANQUILLI RIGUARDO LA POTABILITÀ DEL BENE PRIMARIO VISTI I
PRECEDENTI????
OLTRE TUTTO SE ALMENO LA NOSTRA ACQUA FOSSE BUONA MA!!!...... |
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l'acqua nei comuni del VCO
se vuoi dire la tua invia la info e la pubblicheremo qui |
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Nel comune di Gignese
l'8 aprile si è tenuta la riunione per i costi dell'acqua e per il problema delle bollette che sono arrivate chiedendoci di ripagare, l'azienda dell' acqua ci ha assicurato che le bollette verranno ricalcolate, quindi nulla è dovuto sull'ultima bolletta che i cittadini hanno ricevuto, perchè la bolletta è stata annulata, anche con un comunicato ufficiale del Comune. La cosa più grave che le spese di
scarico sono troppo elevate per chi non è dotato di fognatura e
l'azienda dovrebbe accollarsi tutti gli oneri Grave invece ci sembra anche che non
siamo stati informati che il 5% (chiedo scusa se il dato del 5% non sia
corretto E' proprio qui che vogliamo ulteriori
chiarimenti.......ma se i cittadini non |
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Di
poche ore fa il FAX pervenuto al comune di Gignese da Acqua Novara Vco
S.p.A. che sotto alleghiamo copia![]() |
Duecento firme in pochi giorni, da quando a metà della scorsa settimana a Gignese sono cominciate ad arrivare le bollette dell’acqua secondo la nuova tariffazione ATO. Sbagliate nei conteggi e per questo verranno ritirate per essere riemesse – è stato dichiarato l’altra sera in una riunione pubblica affollatissima cui hanno partecipato funzionari del gestore unico Acqua Novara e VCO e di Sin&Ve., la società operativa territoriale cui Gignese, con gli altri comuni vergatini, ha aderito. Gli abitanti non sembrano però essersi convinti. “Si contestano comunque tariffe esose a fronte di un servizio che lascia a desiderare” spiega il portavoce di questa protesta Maurizio Potenza che continuerà fino a domani nella raccolta firme per smuovere il comune ad uscire dall’ATO, “visto che è stata una decisione presa – dice – senza consultare la popolazione”. “Per diversi motivi è stata una scelta obbligata” – risponde Loredana Verbena, candidata a sindaco e vice reggente l’amministrazione gignesina chiamata a rinnovarsi domenica e lunedì. “La nostra rete acquedottistica è vetusta e abbiamo bisogno di interventi migliorativi che da soli non potremmo mai realizzare” spiega sottolineando come ci sia bisogno di nuove captazioni, messa a norma di due vecchi depuratori nelle frazioni e tanto altro. “Molteplici i fattori, a partire da quelli giuridici, che hanno determinato questa scelta, certo è però che la popolazione doveva essere informata meglio e prima”, dichiara Giuseppe D’Onofrio, l’altro candidato a primo cittadino di Gignese. Paese che è solo l’ultimo in ordine di tempo dei comuni sul piede di guerra: “di petizioni di questo genere se ne sta parlando anche a Crevolodossola” fa sapere Germano Bendotti, consigliere comunale di opposizione e provinciale per la Lega, da sempre contro la gestione interprovinciale delle risorse idriche definita un “inutile carrozzone che mette le mani nelle tasche dei cittadini”. Ma è il Sindaco di Beura Cardezza, Aldo Brocca, ad aver analizzato nel dettaglio la nuova tariffazione e puntualmente obiettato come sia illegittimo applicarla per intero a chi della depurazione non beneficia. “Il costo dell’acqua in sé aumenta in modo trascurabile da o,23 a 0,27 euro al metro cubo, quello per l’utilizzo delle fognature – spiega Brocca - cresce da 0,08 a 0,14 ma è la depurazione a crescere anche fino al 150%. Per noi è passata da 24 a 36 centesimi. E pensare che a Beura Cardezza più delle metà delle utenze non è collegata a nessun depuratore”. Da qui un aumento medio delle bollette del 40% e la trattativa in atto con l’Autorità d’Ambito che si pronuncerà il prossimo mese alla fina di un giro di consultazioni con tutti i sindaci aderenti all’ATO e presidente delle Comunità Montane, beneficiarie del 5% degli introiti della fatturazione dell’acqua. L’obiettivo cui mira Brocca è un prezzo di 55 centesimi invece di 77 al metro cubo consumato per chi non è servito dal depuratore. Una rivendicazione quella di Beura Cardezza destinata a fare scuola. |
Ora anche da Dormelletto
giungono le proteste sotto alleghiamo
le lettere pubblicate sul Corriere di Novara
il 1°Marzo e il 10 Aprile e scritte dal Sig. Pedretti Fabrizio
I PUNTI CHE ABBIAMO DETTO DURANTE L'INTERVISTA SU VCO AZZURRA
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ANCHE A
GRAVELLONA TOCE SI ALZANO LE PROTESTE A Gravellona, le nuove tariffe dell’acqua sono sotto accusa. “Con l’ingresso in Acque Nord, dice la minoranza, il prezzo dell’acqua è aumentato del 40%: da 0,65 euro al metro cubo a quasi un euro. A fronte, peraltro, di un peggioramento dei servizi erogati..." A Gravellona, sotto accusa le nuove tariffe dell’acqua. “Con l’ingresso in Acque Nord, dice la minoranza, il prezzo dell’acqua è aumentato del 40%: da 0,65 euro al metro cubo a quasi un euro. A fronte, peraltro, di uno scadimento dei servizi erogati, sia dal punto di vista della manutenzione che degli interventi. Insomma, l’acqua è diventata più cara del vino ed i cittadini hanno tutte le ragioni di lamentarsi: nei prossimi giorni organizzeremo una protesta clamorosa” Quindi quello che sta' apparendo è una protesta veramente generale allora comincia a sorgermi qualche dubbio a voi no....!!! per altre proteste scrivete a: webmaster@gignese.it |
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16 Aprile 2006 Innanzi tutto vogliamo fare i complimenti alla nuova giunta che si è insediata nel nostro Comune, ma come promesso, saremo dal nuovo Sindaco, il dott. Giuseppe D'Onofrio, a portare il nostro malcontento per questo mi faro' nuovamente portavoce che aiutato da GianCarlo titolare della Cascinetta stiamo portando avanti il discorso o meglio la protesta per le acque certi di una collaborazione con il Comune... Vi faremo sicuramente sapere prossimamente Maurizio - Gian-Carlo |
Anche da Fara ci giungono
malcontenti, per le tariffe dell'acqua sotto riportiamo il loro
Manifesto in formato pdf, ma a questo punto gli amministratori,
non hanno |
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CONTRO
IL CARO-ACQUA,
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