anche su facebook si parla di acque VCO

è un po' che non si commenta piu' per l'acqua nonostante il referendum, ma la nostra parola
non conta nulla, come del resto in italia il popolo sovrano non conta niente.....

 

TARIFFE ACQUA: ATO PREANNUNCIA AUMENTI

giovedì 08 ottobre 2009

L’autorità d’ambito che governa il ciclo delle acque nel VCO e novarese presenterà domani, alla riunione del comitato esecutivo prevista a Tecnoparco, il piano di aumento delle tariffe dell’acqua. Si tratta di un aumento del 13% che farebbe passare l’attuale tariffa fissata a 0,964 centesimi al metro cubo, a 1,086 euro. “Si tratta di un aumento già inserito nel piano d’ambito – commenta Angelo Gemelli presidente di ATO – ed è un adeguamento naturale per far fronte agli investimenti ed al pagamento degli interessi dei mutui contratti dai singoli comuni che sono passati in testa ad ATO e che ammontano a circa 11 milioni di euro. Inoltre la riduzione di 4 centesimi della tariffa applicata nel 2008 ha portato ad un minor gettito di 2 milioni di euro. Ed a queste uscite occorre trovare un rimedio. L’aumento previsto crediamo sia sostenibile dalle famiglie del nostro territorio e l’obiettivo – ha concluso Gemelli – è quello di arrivare ad una tariffa unica per tutto il bacino.” Da subito contrario all’aumento previsto dall’autorità d’ambito l’assessore alle risorse idriche Luigi Airoldi che in una nota spiega la sua netta contrarietà aggiungendo che “il pareggio di bilancio è da ricercare attraverso la razionalizzazione dei costi, anche con una revisione del piano investimenti, e attraverso l’unificazione delle attuali cinque SOT.” Sulla questione interviene anche il presidente della provincia del VCO Massimo Nobili “siamo ad arginare una situazione che doveva essere sviscerata agli inizi del 2009 e data la ristrettezza dei tempi ora si deve arginare una situazione che implica l’applicazione di tariffe retroattive. La provincia del VCO – ha concluso

 Nobili – cercherà di mantenere le tariffe inalterate.”
 

da vcoazzurratv  

PRESIDENTE ATO CONFERMA:
RIPIANARE DEBITO CON TAGLI A COMUNITA' MONTANE

mercoledì 13 maggio 2009

Si è tenuta ieri sera la riunione della Consulta delle comunità montane per discutere la situazione di bilancio della società Acqua Novara VCO, a cui l'Autorità d'ambito ha affidato la gestione del ciclo idrico integrato nelle due province e che per il 2008 sta registrando un passivo di oltre un milione e mezzo di euro. Il presidente dell'ATO nonché della Comunità Montana Due Laghi Angelo Gemelli e quello di Acqua Novara VCO Franco Colombo hanno confermato che le possibili soluzioni sono la ricapitalizzazione da parte dei comuni o il congelamento del contributo di 2 milioni e mezzo promesso alle comunità montane. Un'ipotesi che com'era facilmente prevedibile non ha raccolto consensi tra i presenti, che ora si ritroveranno nuovamente il 22 maggio.

VCOsat

 


DOMO: IDRABLU, ACCUSE SENZA FONDAMENTO

martedì 12 maggio 2009

Idrablu ha dimostrato una gestione non efficiente se non addirittura fallimentare. Per evitare che a pagare siano come al solito i cittadini meglio sarebbe se ci fosse un azzeramento del direttivo;. Queste parole, riportate in un articolo, pronunciate dal consigliere regionale Marco Travaglini la scorsa settimana nel corso di un incontro alla sede
del Pd di Crevola, cui ha partecipato anche l'assessore provinciale De Santi, hanno provocato
un'immediata reazione. Questa mattina in Comune a Domo l'assessore Daniele Pizzicoli ha risposto così:
accuse prive di fondamento: La società Idrablu ha un bilancio che chiude con un pareggio per cui non è
assolutamente deficitario mentre la società che ha gravi difficoltà finanziarie è proprio Acque Novara Vco che pare abbia un debito e un passivo di circa un milione e 600 mila euro. E questo debito  sottolinea nasce nonostante l'aumento delle tariffe applicato ai residenti nei comuni che hanno acquistato azioni della Acque.
Novara Vco, non a Domodossola, che non ha acquistato le azioni e dove i servizi sono gestiti solo da Idrablu. Non solo. Un altro aspetto, secondo me molto negativo, è che adesso dei soldi che da Ato dovevano tornare sul territorio attraverso un contributo alle comunità montane, questi soldi non verranno più stanziati. Questa è la gravità, allora chiedo che Travaglini e Desanti si interessino di queste problematiche, non di Idrablu che funziona molto bene. Acque Novara Vco, che è il gestore unico d'ambito, ha scritto all'Ato dicendo che ha un debito di bilancio di circa 1 milione e 600mila euro. Questi soldi conclude Pizzicoli - devono essere questi soldi devono essere coperti dai comuni che sono soci, diversamente la scelta che però è stata attuata è quella di tagliare i contributi alle comunità montane.

VCOazzurraTV
 


Non sei allacciato alla fognatura?
Non devi pagare la depurazione!

 

Non sei allacciato alla fognatura? Non devi pagare la depurazione! Lo stabilisce una sentenza della Corte Costituzionale del 10 Ottobre 2008, rispondendo in questo modo al dubbio di molti cittadini anche del VCO e di Novara. La sentenza non lascia dubbi e va ben oltre quanto stabilito dall'ATO, con la riduzione del costo di depurazione.

Ma c'è di più: il diritto degli utenti di chiedere la restituzione delle somme risultate non dovute si riferisce agli ultimi cinque anni!

 

Riportiamo i documenti di riferimento:

CORTE COSTITUZIONALE - 10 Ottobre 2008, sentenza n. 335

 

ACQUA - Servizio idrico integrato - Tariffa - Quota relativa al servizio di depurazione - Natura - Corrispettivo di prestazioni contrattuali - Obbligo di pagamento in mancanza della controprestazione - Art. 14, c. 1 L. n. 36/94 - Art. 155, c. 1 d.lgs. n. 152/2006 - Illegittimit� costituzionale. Nel sistema delineato dalla legge n. 36 del 1994 la tariffa del servizio idrico integrato, articolato in tutte le sue componenti - e, quindi, anche quella relativa al servizio di depurazione - ha natura di corrispettivo di prestazioni contrattuali e non di tributo. L�art. 14, c. 1, della citata L. n. 36, imponendo l�obbligo di pagamento della quota riferita al servizio di depurazione anche in mancanza della controprestazione, prescinde dalla natura di corrispettivo contrattuale e, pertanto, si pone ingiustificatamente in contrasto con la ratio del sistema della legge n. 36 del 1994, che � invece fondata sull�esistenza di un sinallagma che correla il pagamento della tariffa stessa alla fruizione del servizio per tutte le quote componenti la tariffa del servizio idrico integrato. Ne consegue l�illegittimit� costituzionale del menzionato art. 14, c. 1 della L. n. 36/94 sia nel testo originario, sia nel testo modificato dall�art. 28 della legge n. 179 del 2002, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione � dovuta dagli utenti �anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi�. Va peraltro rilevato che la norma censurata � stata, con decorrenza dal 29 aprile 2006, abrogata dall�art. 175, comma 1, lettera u), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), e sostituito, con formulazione sostanzialmente analoga, dall�art. 155, comma 1, primo periodo, dello stesso decreto legislativo. Va pertanto dichiarata l�illegittimit� costituzionale di quest�ultima norma, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione � dovuta dagli utenti �anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi�. Pres. Flick, Red. Gallo - Giudizio di legittimit� costituzionale promosso con ordinanze del Giudice di Pace di Gragnano - CORTE COSTITUZIONALE - 10 ottobre 2008, n. 335

 

 


sempre proteste, a cura del Sig. Pietro Musso  


ATO 164 Assenti

Sorella Acqua

 


a cura del Sig. Pedretti Fabrizio

Dissertazioni sull'ATO del 28/maggio 2008




Informiamo i cittadini che in data 20 Maggio sono state consegnate personalmente al Sig. Sindaco Dott. Giuseppe D'onofrio le firme raccolte per la protesta dell'acqua assieme alle firme abbiamo allegato una lettera 
al sindaco che sotto potete prendere visione dove chiediamo un dibattito pubblico 
per sapere cosa ne pensano i cittadini se vogliono rimanere od uscire da questo ente di gestione acque appena saremo a conoscienza della data della assemblea
vi informeremo



lettera al sindaco



BOLLETTE DELL’ACQUA TROPPO CARE



NO GRAZIE

FACCIAMO CHIAREZZA SULLA SCELTA DEL COMUNE DI DARE IN GESTIONE L'ACQUEDOTTO A TERZI!!! NOI CITTADINI AVREMMO RITENUTO PIU' CORRETTO, SPECIALMENTE IN UN PICCOLO COMUNE COME IL NOSTRO, ESSERE UNITI PER UNA SCELTA COSI' IMPORTANTE, MAGARI UN REFERENDUM O ALMENO UNA RIUNIONE A PORTE APERTE (INFORMANDO LA CITTADINAZA PER AVERENE IL PARERE) VISTO CHE COMUNQUE ABBIAMO AVUTO UN AUMENTO SOSTANZIOSO (3 VOLTE TANTO) SULLA TARIFFA ORIGINARIA. TUTTO QUESTO A CHE PRO? VISTO CHE IN CASO DI GUASTO LA NUOVA GESTIONE NON SAPREBBE DOVE INTERVENIRE E I TEMPI DI RIPARAZIONE SI ALLUNGHEREBBERO INEVITABILMENTE, LASCIANDO DEI DISAGI ALLA COMUNITA', E COSA PIÙ IMPORTANTE POSSIAMO DORMIRE SONNI TRANQUILLI RIGUARDO LA POTABILITÀ DEL BENE PRIMARIO VISTI I PRECEDENTI????


VORREMMO AVERE UNA RISPOSTA A QUESTA DOMANDA: 
NON SAREBBE STATO PIU' SEMPLICE CHE IL COMUNE INVESTISSE NEL 
MIGLIORAMENTO DELL'ACQUEDOTTO ESISTENTE, SENZA DARLO AD ALTRI? VISTO CHE LA LEGGE PREVEDE CHE AL DI SOTTO DEI 1000 ABITANTI NON È OBBLIGATORIO DARLO IN GESTIONE A TERZI. NON FACCIAMO CHE LE BOLLETTE DELL’ACQUA DIVENTINO CARE COME LA BENZINA, CI SONO GIA' CONTINUI AUMENTI SU TUTTI I CAMPI!

OLTRE TUTTO SE ALMENO LA NOSTRA ACQUA FOSSE BUONA MA!!!......


l'acqua nei comuni del VCO

''Nel comune di Gignese e in quello di Crevoladossola come in altri comuni del VCO si sta alzando la protesta per le nuove tariffe dell'acqua''


è un problema sociale enorme e alcune aziende se ne stanno approfittando 
alle spalle dei cittadini nel comune di Gignese ormai centinaia le proteste
la notizia, di ieri sulla stampa
che riportiamo qui affianco 
vede un'altra protesta nel comune di Crevoladossola 

sulla notizia è apparsa la voce che se non si paga o si ritarda con il pagamento ci sara' una penale del 6%,
ma non dicono che l'acqua che ci danno alcune volte non è potabile e li non è forse penale erogare l'acqua non potabile??? senza darne comunicazione al cittadino!!!...

per ulteriori info
Maurizio 0323 20244

 

 

se vuoi dire la tua  invia la info 

a: webmaster@gignese.it 

e la pubblicheremo qui


Nel comune di Gignese l'8 aprile
si è tenuta la riunione per i costi
dell'acqua e per il problema delle
bollette che sono arrivate chiedendoci di ripagare, l'azienda dell' acqua
ci ha assicurato che le bollette verranno
ricalcolate, quindi nulla è dovuto sull'ultima bolletta che i cittadini hanno ricevuto, perchè la bolletta è stata annulata, anche con un comunicato
ufficiale del Comune.

La cosa più grave che le spese di scarico sono troppo elevate per chi non è dotato di fognatura e l'azienda dovrebbe accollarsi tutti gli oneri
del cittadino che non ha a disposizione l'impianto fognario oppure non farlo
pagare in bolletta.

Grave invece ci sembra anche che non siamo stati informati che il 5% (chiedo scusa se il dato del 5% non sia corretto
ma non sono riuscito a farmi dare un documento ufficiale)dicevo il 5% delle nostre bollette va alle Comunita' Montane e un'altra percentuale andra'
al Terzo Mondo per quest'ultima solo se i bilanci dell'azienda sono apposto.

E' proprio qui che vogliamo ulteriori chiarimenti.......ma se i cittadini non
condividono di finanziare altri enti....
ma poi questo non andrebbe magari chiesto al cittadino? o no!!!


Di poche ore fa il FAX pervenuto al comune di Gignese da Acqua Novara Vco S.p.A. che sotto alleghiamo copia


Duecento firme in pochi giorni, da quando a metà della scorsa settimana a Gignese sono cominciate ad arrivare le bollette dell’acqua secondo la nuova tariffazione ATO. Sbagliate nei conteggi e per questo verranno ritirate per essere riemesse – è stato dichiarato l’altra sera in una riunione pubblica affollatissima cui hanno partecipato funzionari del gestore unico Acqua Novara e VCO e di Sin&Ve., la società operativa territoriale cui Gignese, con gli altri comuni vergatini, ha aderito. Gli abitanti non sembrano però essersi convinti. “Si contestano comunque tariffe esose a fronte di un servizio che lascia a desiderare” spiega il portavoce di questa protesta Maurizio Potenza che continuerà fino a domani nella raccolta firme per smuovere il comune ad uscire dall’ATO, “visto che è stata una decisione presa – dice – senza consultare la popolazione”. “Per diversi motivi è stata una scelta obbligata” – risponde Loredana Verbena, candidata a sindaco e vice reggente l’amministrazione gignesina chiamata a rinnovarsi domenica e lunedì.  “La nostra rete acquedottistica è vetusta e abbiamo bisogno di interventi migliorativi che da soli non potremmo mai realizzare” spiega sottolineando come ci sia bisogno di nuove captazioni, messa a norma di due vecchi depuratori nelle frazioni e tanto altro. “Molteplici i fattori, a partire da quelli giuridici, che hanno determinato questa scelta, certo è però che la popolazione doveva essere informata meglio e prima”, dichiara Giuseppe D’Onofrio, l’altro candidato a primo cittadino di Gignese. Paese che è solo l’ultimo in ordine di tempo dei comuni sul piede di guerra: “di petizioni di questo genere se ne sta parlando anche a Crevolodossola” fa sapere Germano Bendotti, consigliere comunale di opposizione e provinciale per la Lega, da sempre contro la gestione interprovinciale delle risorse idriche definita un “inutile carrozzone che mette le mani nelle tasche dei cittadini”. Ma è il Sindaco di Beura Cardezza, Aldo Brocca, ad aver analizzato nel dettaglio la nuova tariffazione e puntualmente obiettato come sia illegittimo applicarla per intero a chi della depurazione non beneficia. “Il costo dell’acqua in sé aumenta in modo trascurabile da o,23 a 0,27 euro al metro cubo, quello per l’utilizzo delle fognature – spiega Brocca - cresce da 0,08 a 0,14 ma è la depurazione a crescere anche fino al 150%. Per noi è passata da 24 a 36 centesimi. E pensare che a Beura Cardezza più delle metà delle utenze non è collegata a nessun depuratore”. Da qui un aumento medio delle bollette del 40% e la trattativa in atto con l’Autorità d’Ambito che si pronuncerà il prossimo mese alla fina di un giro di consultazioni con tutti i sindaci aderenti all’ATO e presidente delle Comunità Montane, beneficiarie del 5% degli introiti della fatturazione dell’acqua. L’obiettivo cui mira Brocca è un prezzo di 55 centesimi invece di 77 al metro cubo consumato per chi non è servito dal depuratore. Una rivendicazione quella di Beura Cardezza destinata a fare scuola.

Ora anche da Dormelletto giungono le proteste sotto alleghiamo
le lettere pubblicate sul Corriere di Novara 
il 1°Marzo e il 10 Aprile e scritte dal Sig. Pedretti Fabrizio

Costo dell'acqua

Lettera aperta al 
Sig. Presidente Vedovato


I PUNTI CHE ABBIAMO DETTO DURANTE L'INTERVISTA SU VCO AZZURRA

  • IL COMUNE HA DATO IN GESTIONE ACQUE NON ACCOLANDO DEI DEBITI PER LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE COME HANNO FATTO GLI ALTRI COMUNI
    IN CAMBIO ABBIAMO SOLO DELLE PROMESSE CHE INVESTIRANNO CON IL TEMPO NEL NOSTRO COMUNE, PERO’ INTANTO GLI AUMENTI LI FANNO PRIMA.

  • COME MAI LA DOVE NON ESISTE RETE FOGNARIA IL CITTADINO DEVE PAGARE DI TASCA SUA IL CAMION CHE SVUOTA I POZZI E IN PIU’ SI RITROVA IN BOLLETTA IL COSTO DELLA FOGNA, SU QUESTO PUNTO DOBBIAMO BATTERCI PERCHE’ L’AZIENDA DEVE ACCOLLARSI LEI IL COSTO DEL CAMION E DI TUTTO, OPPURE NON FATTURARE IN BOLLETTA IL COSTO.

  • COME MAI NELLA BOLLETTA NON APPARENDO ESISTE UNA TARIFFA SEMBRA PARI AL 5% CHE VA ALLA COMUNITA’ MONTANA’ (NULLA CONTRO QUEST’ULTIME ) MA NON SAREBBE CORRETTO FARLO SAPERE AL CITTADINO E DARLE ANCHE BUONE MOTIVAZIONI, A CHE PRO… NON SO SE TUTTI SONO D’ACCORDO DI FINANZIARE UN ALTRO ENTE..

  • ADDIRITTURA SI PARLA DI UN’ALTRA PICCOLA QUOTA CHE ANDRA’ A FINANZIARE IL TERZO MONDO QUESTO SOLO IN BASE AL BILANCIO DI AZIENDA ACQUE MA ANCHE QUI NON SEMBRA UN PO TROPPO IL CONTINUO MUNGERCI SENZA CONOSCERE LA NOSTRA VOLONTA’.


    SIG. SINDACO CHIUNQUE TU SIA DOPO LE ELEZIONI NOI SAREMO LI A BATTERCI PER QUESTI PUNTI E LA COSA CHE VOGLIAMO CHE SIA COMUNICATO CHE  I PENSIONATI CON REDDITI BASSI RIENTRINO E ABBIANO LE AGEVOLAZIONI PREVISTE.


Video1


Video2

i video sono stati rimossi da vcoazzurratv ma tanto avevano
tagliato le cose importanti
cosi come fanno sempre.

ANCHE A GRAVELLONA TOCE SI ALZANO LE PROTESTE
A Gravellona, le nuove tariffe dell’acqua sono sotto accusa. “Con l’ingresso in Acque Nord, dice la minoranza, il prezzo dell’acqua è aumentato del 40%: da 0,65 euro al metro cubo a quasi un euro. A fronte, peraltro, di un peggioramento dei servizi erogati..." 
A Gravellona, sotto accusa le nuove tariffe dell’acqua. “Con l’ingresso in Acque Nord, dice la minoranza, il prezzo dell’acqua è aumentato del 40%: da 0,65 euro al metro cubo a quasi un euro. A fronte, peraltro, di uno scadimento dei servizi erogati, sia dal punto di vista della manutenzione che degli interventi. Insomma, l’acqua è diventata più cara del vino ed i cittadini hanno tutte le ragioni di lamentarsi: nei prossimi giorni organizzeremo una protesta clamorosa”

Quindi quello che sta' apparendo è una protesta veramente generale allora comincia a sorgermi qualche dubbio a voi no....!!!

per altre proteste scrivete a: webmaster@gignese.it 


16 Aprile 2006
Innanzi tutto vogliamo fare i complimenti alla nuova giunta che si è insediata nel nostro Comune, ma come promesso, saremo
dal nuovo Sindaco, il dott. Giuseppe D'Onofrio,
a portare il nostro malcontento per questo
mi faro' nuovamente portavoce che aiutato da GianCarlo titolare della Cascinetta stiamo portando avanti il discorso o meglio la protesta per le acque certi
di una collaborazione con il Comune...

Vi faremo sicuramente sapere prossimamente

Maurizio - Gian-Carlo


Anche da Fara ci giungono malcontenti, per le tariffe dell'acqua sotto riportiamo il loro Manifesto in formato pdf,  ma a questo punto gli amministratori, non hanno 
qualche dubbio, che tutto o quasi tutto il piemonte che ha aderito ad ATO, abbia
delle contestazioni cosi eclatanti, anche gli amici di Fara come noi oltre alle tariffe si lamentano delle percentuali che dobbiamo pagare, credo che a questo punto dovrebbe intervenire l'amministrazione e bloccare tutto e rivedere le tariffe
con magari qualche delegato da parte dei cittadini.


Manifesto di protesta a Fara


CONTRO IL CARO-ACQUA, LA RICETTA DI ORNAVASSO & C.

Martedì 22 aprile2008

La protesta contro il “caro-acqua”, con la nuova gestione centralizzata e interprovinciale, si sta allargando a macchia d’olio. Non sembra però toccare otto comuni del VCO, capofila dei quali è Ornavasso. La ricetta del contenimento delle spese? Una gestione in autonomia che permette di applicare uno sconto.
Ornavasso, Oggebbio, Pallanzeno, Calasca Castiglione, Bannio Anzino, Vanzone con San Carlo, Ceppo Morelli e Macugnaga sono gli otto associati di Comuni Riuniti srl, piccolo gestore del ciclo integrato delle acque in autonomia rispetto ad Acqua Novara e VCO spa. La Comuni Riuniti dopo essere ricorsa al TAR, è stato riconosciuta lo scorso febbraio nella sua legittimità dall’ATO, l’organo politico di programmazione in materia idrica cui per legge i comuni delle due province hanno dovuto aderire, con la conseguente applicazioni di tariffe uguali per tutte le tipologie di utenti e mai inferiori rispetto a quelle precedenti di calcolo comunale. Ad Ornavasso e negli altri sette comuni citati però nella sostanza il costo dell’acqua al metro cubo non cambia e questo perché in bolletta – sotto forma di risparmio societario – gli utenti si troveranno uno sconto. Filippo Cigala Fulgosi, vicesindaco Ornavasso, sottolinea che: “a Ornavasso l’acqua costava  0,46 euro portata ora a quasi un euro così come stabilito dalla tariffa ATO ma ai cittadini restituiremo in bolletta 34 centesimi”. Ma come gli associati dei Comuni Riuniti srl possono sobbarcarsi i costi di mutui accesi per migliorare la rete acquedottistica, fognaria e di depurazione, se le altre amministrazioni dicono di aver scelto la gestione centralizzata proprio perché paga loro questa spesa al di là – sostengono - delle possibilità economiche delle casse comunali?  “per quel che riguarda i mutui, prosegue Cigala Fulgosi, quelli già accessi li paghiamo come si è sempre fatto, con la fiscalità ordinaria, per quelli futuri vedremo di spalmarne il costo armonicamente sulle bollette future”. Ma per i comuni che volessero ora aggirare l’ostacolo e seguire l’esempio di Ornavasso, ci sarebbe la possibilità di farlo? Cigala Fulgosi, di mestiere avvocato, si dice poco possibilista e indica una strada più percorribile per ottenere una limitazione al caro-acqua: la ridefinizione del piano ATO degli investimenti in base ai quali si è calcolato il costo della gestione idrica integrata e poi, così come l’ultima Finanziaria consentirebbe, conquistare al VCO – zona più produttrice che consumatrice del bene prezioso delle nostre montagne – una sua autorità d’ambito.

Sulla questione del caro bollette torna oggi il Pd di Crevoladossola che in un comunicato spiega: “riteniamo che ci siano alcune difformità sulle attuali fatturazioni che vanno sicuramente approfondite e per questo riteniamo opportuno procedere alla sospensione dei pagamenti affinché sia garantita la correttezza della tariffa. Da più parti sono state segnalate incongruenze sia nelle lettura che rispetto al calcolo della tariffa “. I democratici crevolesi sottolineano anche come i cittadini avessero già pagato l’acqua consumata fino al 28 febbraio 2007 e che l’aumento è stato calcolato a partire dal primo gennaio 2007, quindi retroattivamente rispetto alla data comunicata.

Vogliamo ringraziare, il nostro amico Fabrizio Pedretti che ci tiene informati sugli sviluppi dell'acqua

dal Corriere di Novara il 12/04/2008


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