Dopo aver avuto importanti riscontri
positivi dalla ferrovia a cremagliera di Vallombrosa, nei pressi di
Pontassieve (FI), che collegava le località di Sant'Ellero a Saltino
(quest'ultima era poi collegata a Vallombrosa mediante una breve strada
pedonale) e che fu costruita, fra il maggio ed il settembre 1892, su
progetto del Conte Ing. Giuseppe Telfener del novembre 1891, il Geom.
Tadini fu indotto a redigere un progetto per una ferrovia ad aderenza
mista che collegasse Stresa con la vetta del Mottarone. Il progetto
esecutivo fu della società Alioth che comunque ricalcava quasi
interamente quello originale del Geom. Tadini; fu così che il 12 luglio
1911 venne aperta al servizio pubblico la Ferrovia "Stresa - Mottarone"
anche se, subito dopo l'apertura, la "ferrovia" venne riclassificata
come tramvia interurbana. Il tracciato della linea, lunga circa 10 km ed
a scartamento metrico, partiva da Stresa con un doppio capolinea: dal
Piazzale dell'Imbarcadero della Navigazione Laghi e dal fianco della
Stazione Ferroviaria delle Ferrovie dello Stato. I due rami si
riunivano, poco dopo l'abitato, per continuare la loro salita alla meta
con un doppio sistema (da qui la denominazione della ferrovia, "ad
aderenza mista"), ad aderenza naturale ed a cremagliera del tipo Strub.
L'alimentazione era a corrente continua a 750 Volt. Lungo la linea
c'erano tre stazioni (Alpino - Gignese - Levo) e due fermate: l'intero
percorso veniva effettuato in 1 ora e 15 minuti. Il materiale rotabile
veniva ricoverato a Stresa ed era composto da 5 elettromotrici e 3
rimorchiate "a giardiniera"; 4 carri di servizio completavano la flotta.
Le motrici, in livrea gialla, erano di costruzione svizzera; i loro
carrelli erano prodotti dalla SLM di Winthertur, azienda specializzata
nella costruzione di materiale ferroviario ad aderenza artificiale. Le
elettromotrici accoglievano fino a 110 persone cadauna, tra posti a
sedere e posti in piedi. Il servizio si basava su tre coppie di treni in
bassa stagione e sei coppie in alta. Era altresì prevista la possibilità
di organizzare corse straordinarie su richiesta. La partenza della
ferrovia fu un po' rallentata a causa dello scoppio della Prima Guerra
Mondiale ma, successivamente a questa, l'esercizio riuscì a mantenersi
positiva: quindi gestione accorta sia relativamente al traffico locale
sia a quello turistico. Incredibilmente e paradossalmente le cose
andarono meglio durante la Seconda Guerra Mondiale: infatti, non avendo
subito danni rilevanti dagli eventi bellici, fornì un comodo
collegamento per i milanesi sfollati e rifugiati sulle pendici del
monte; si pensi che l'anno 1945 fu toccato il record di 100.000
biglietti staccati!!Con l'arrivo degli anni 50 e 60 si cominciarono a
sentire quelle cantilenanti lamentele, provenienti da più parti, sul
fatto che la ferrovia era antiquata, improduttiva e che un servizio
automobilistico o funiviario avrebbero potuto sostituirla. Però con
un'aggravante: quella che i governanti locali dell'epoca avrebbero avuto
tanti esempi dalla vicina Svizzera sul come rilanciare e gestire una
ferrovia turistica. Purtroppo la storia non andò diversamente da latri
luoghi e così, nel giugno 1963, fu posta la parola "fine" alla Ferrovia
"Stresa - Mottarone". Le vetture furono rottamate o vendute. Oggi, il
servizio viene svolto da una funivia, la cui stazione è peraltro
piuttosto distante dal centro di Stresa: impiega 18 minuti ma dal centro
occorre fare un tragitto in bus per arrivare alla stazione di partenza.
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